
La scorsa settimana si è tenuto a Padova il 111 Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria. Tra le novità presentate nell’ambito della ricerca e clinica della patologia otorinolaringoiatrica il Prof. Marco Benazzo è stato invitato a tenere una lettura sull’efficacia dell’elettroporazione in varie patologie otorinolaringoiatriche, in particolare nei tumori testa e collo e nelle patologie malformative vascolari. L’elettroporazione è una procedura locale che si basa sull’erogazione di un campo elettrico, secondo modalità distinte e controllate da un elettroporatore (IGEA) , attraverso l’introduzione di terminali particolari ad aghi nel tessuto patologico. Qualche minuto prima dell’erogazione dell’energia al paziente viene somministrata localmente o per via sistemica, bleomicina che penetra nel tessuto patologico in maggiore concentrazione provocando la morte cellulare delle cellule patologiche.
Questa procedura è conosciuta da molti anni e la Clinica Otorinolaringoiatrica di Pavia è stata tra le prime in Italia e in Europa ad applicare questa patologia nelle neoplasie avanzate dei tumori testa e collo. Esiste anche un gruppo Europeo (INSPECT) che raccoglie le strutture europee che applicano questa tecnologia in modo da condividere i dati clinici e procedere a pubblicazioni su riviste internazionali. Tale metodica è applicabile in tutti i tumori umani ed esiste una ricca bibliografia al riguardo. Il congresso Nazionale SIO a Padova ha permesso di presentare la prima fase di tutti gli studi nelle neoplasie cutanee (carcinomi e basaliomi), nei melanomi, nelle patologie neoplastiche ORL, in cui i risultati sono ottimali sino ad inserire tale metodica nelle linee guida del trattamento di questi tumori.
Il Prof Benazzo ha tuttavia presentato il futuro di questa metodica e i primi dati clinici:
– Applicazione dell’ECT con immunoterapia
– Applicazione dell’ECT quale effetto citoriduttivo in corso di radioterapia
Trattandosi di un trattamento locale la possibilità di aumentare la concentrazione dei nuovi farmaci (farmaci biologici) che stanno entrando nel trattamento delle neoplasie testa e collo o la possibilità di creare una morte cellulare delle neoplasie con riduzione del volume da irradiare appare, dai primi dati della Scuola di Pavia e di altre scuole, di estremo interesse per un uso più allargato di questo trattamento. Ovviamente questi risultati sono stati validati da studi preclinici effettuati presso il laboratorio di microchirurgia sperimentale dell’Università di Pavia diretto dal Prof. Benazzo.
Attraverso la creazione di modelli sperimentali creati con stampante 3D con linee cellulari di neoplasie testa e collo l’ECT ha dimostrato efficacia e validità sia nell’inserimento del farmaco nelle cellule sia nella distruzione cellulare. In un ambito non neoplastico, l’ECT è ormai entrata di routine nel trattamento delle lesioni vascolari a basso flusso e linfatiche sia della popolazione adulta che pediatrica. La bleomicina ha un effetto sclerosante a livello dei vasi aumentato dall’applicazione del campo elettrico con il generatore. Questo meccanismo permette di ottenere un effetto di sclerosi della sacca vascolare o linfatica e con la possibilità eseguire un seconda trattamento in caso di recidiva. Ormai presso la clinica ORL di Pavia, parecchi sono i pazienti gestiti con questa metodica evitando interventi chirurgici invasivi e con tassi di recidive alti, in particolare nell’età pediatrica.
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