Parotidectomia

Finalità dell’intervento

Lo scopo dell’intervento è quello di asportare la ghiandola parotide perché affetta da:

– Nodulo di cui è necessario precisare la natura (benigna o maligna)
– Da un tumore benigno di cui è già stata accertata la natura con agobiopsia
– Da un tumore maligno
– Da un’infezione che può comportare gravi complicanze alle strutture vicini (nervo facciale)

Realizzazione dell’intervento

L’intervento viene eseguito abitualmente in anestesia generale.
Tale intervento consiste nell’asportazione della ghiandola parotide mediante un’incisione eseguita anteriormente al padiglione auricolare e quindi, per renderla meno visibile, prolungata sotto il lobulo e per alcuni centimetri a livello del collo.
Sarà necessario repertare ed isolare il tronco principale del nervo facciale e le sue driamazioni prima di effettuare l’asportazione del tumore con il tessuto ghiandolare che lo circonda.

La parotidectomia sarà:
• Parziale se trattasi di patologia benigna con estensione solo al lobo superficiale
• Totale se trattasi di patologia benigna con estensione al lobo profondo o di patologia maligna. In caso di alcune neoplasie maligne occorre associare uno svuotamento linfonodale latero cervicale. In tal caso occorrerà prolungare l’incisione cutanea nella regione del collo.
In caso di patologia maligna si dovrà, talora, procedere al sacrificio del nervo facciale soprattutto se esiste già una paralisi o un’infiltrazione del nervo stesso da parte del tumore. Laddove è possibile si procederà alla ricostruzione del nervo con un trapianto omologo di un nervo prelevato in altra sede.
Rischi di Complicanze

I rischi di complicanze sono:

• Legate alla chirurgia cervicale (emorragia post-operatoria, ematoma infezione, fistola salivare)
• Legate nervo facciale con deficit temporaneo, di grado variabile a seconda delle difficoltà chirurgiche e della variabilità anatomica del nervo. In genere è temporaneo e dovuto a traumatismo chirurgico ma senza sezione del nervo: il recupero funzionale può essere affrettato anche con sedute di fisioterapia. La paralisi del nervo facciale permanente è molto rara e può verificarsi :

• Per sacrificio chirurgico, nei casi in cui il nervo sia interessato dalla patologia maligna;
• Qualora sia impossibile trovare un piano di clivaggio (separazione) tra nervo e tessuto patologico in caso di tumore infettatosi o di reintervento;
• Qualora la paralisi del nervo facciale esista già prima dell’intervento;

In ogni caso stiamo parlando di percentuali molto basse in mani esperte: